Ad oggi, meno di un terzo dei paesi europei ha adottato ufficialmente una misura per la povertà energetica e solamente pochi di essi, tra cui Francia, Irlanda, Regno Unito e Slovacchia, hanno inserito una sua definizione nelle proprie legislazioni. A livello nazionale, secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE), i costi che le famiglie devono sostenere per gli usi energetici domestici negli ultimi anni sono lievitati al punto che l’8,5% dei nuclei familiari (circa 2.2 milioni di famiglie) nel 2019 era in povertà energetica.
Le cause che possono provocare una condizione di povertà energetica sono molteplici: basso reddito, scarsa efficienza energetica delle abitazioni e/o degli elettrodomestici, limitata conoscenza degli strumenti di agevolazione per interventi di efficientamento e difficoltà di accesso agli stessi, limitate risorse disponibili per affrontare le spese di ristrutturazione e difficoltà di accesso al credito. A cui si aggiunge, l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime.